Beato Giuseppe Allamano (1851-1926)
Conterraneo del cardinal Massaja - del cui spirito missionario fu debitore - essendo
nato a Castelnuovo d'Asti il 21 gennaio 1851, il beato Giuseppe Allamano, fu anch'egli
missionario, ma in modo diverso. Godendo della piena fiducia dell'arcivescovo di Torino
Lorenzo Gastaldi, fu nominato nel settembre 1880, a soli ventinove anni, rettore del santuano
della Consolata, del Convitto Ecclesiastico della Consolata per neosacerdoti con l'annessa
cattedra di Teologia morale, gia del santo zio don Cafasso.
Un pensiero lo arrovellava: come contribuire a superare lo stridente e antievangelico
contrasto tra un mondo immenso da evangelizzare, che attendeva missionari, e la
sovrabbondanza di clero a Torino? Lo strumento pensato era la fondazione di un istituto
missionario. Il progetto, sostenuto dall'arcivescovo Richelmy e approvato dall'episcopato
piemontese, prese finalmente corpo il 29 gennaio 1901 con la fondazione dell'Istituto Missioni
Consolata. L'8 maggio 1902 gia partivano per il Kenya i primi quattro missionari. Ma
occorrevano anche suore missionarie, con una preparazione e soprattutto con una vocazione
specifica; a tale necessita si provvide con la fondazione delle Missionarie della Consolata, il
29 gennaio 1910. Pur non andando mai in missione, l' Allamano seppe infondere nei suoi
missionari e nelle sue missionarie un genuino e forte spirito missionario che stupisce.
Morl a Torino il 16 febbraio 1926; le sue spoglie mortaliriposano nella casa madre
dei Missionari della Consolata. Fu beatificato in Roma da Giovanni Paolo II il 7 ottobre 1990;
la memoria liturgica e' celebrata il 16 febbraio.
Opera a pastello e carboncino, cm. 35x50
(1998)