San
Ignazio di Santhia' (1686-1770)
E' l'ultimo piemontese, in ordine di tempo, destinato ad essere proclamato
santo. Infatti la Congregazione dei Santi il 20 dicembre 2001 ha promulgato il
decreto di canonizzazione. Era chiamato gia' in vita "il santo del Monte", poiche'
la sua vita di cappuccino e d'apostolo della carita' si svolse al Monte dei Cappuccini in Torino.
Era nato il 5 giugno 1686 a Santhia', nel vercellese, da una famiglia agiata. Diventato
sacerdote diocesano, segui poco dopo la chiamata alIa vita religiosa nell'Ordine dei
Cappuccini, dove emise la professione religiosa il 24 maggio 1717. Ricoperti diversi incarichi
in vari conventi del Piemonte, tra cui maestro dei novizi a Mondovi, dal 1747 e fino alIa morte
il suo convento fu quello del Monte dei Cappuccini in Torino.
Come il Beato Sebastiano Valfre' a San Filippo e la beata Maria degli Angeli nel
Carmelo di S. Cristina nei decenni precedenti, fra' Ignazio divenne a sua volta un importante
punto di riferimento spirituale per i Torinesi: dall' arcivescovo al sovrano, dalla povera gente a
qualsiasi persona in ricerca di un uomo di Dio. Dedicava moltissimo tempo alIa preghiera
(soprattutto all'adorazione eufaristica diurna e notturna) nella chiesa del Monte -il suo
Monte Tabor - ma era sempre pronto a discendere, in qualsiasi momento, di corsa
e a piedi scalzi, per aiutare chi ne avesse bisogno. Mori all'eta' di 84 anni il 22 settembre 1770. Data la sua fama di santita',
gia' presente
in vita e poi travolgente dopo la morte, i funerali furono un trionfo e crearono problemi di
ordine pubblico. Le sue spoglie mortali sono venerate nella chiesa del Monte. Fu beatificato
nel 1966 in seguito al riconoscimento di due miracoli: le guarigioni da una peritonite acuta e
da una cirrosi epatica atrofica.
Le memoria liturgica e' celebrata ii 25 settembre.
Opera a pastello e carboncino, cm. 35x50
(2000)