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Pittura, Arte & Dintorni

Ultima modifca: 21/09/2005
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Percorso: Mostre a Tema > Santi e Beati del Piemonte - Il Catalogo (San PIO da PIETRALCINA)

PREFAZIONE

San Pio da Pietralcina (Padre Pio) (1887-1968)
E' difficile, di fronte ad un santo della popolarita' di Padre Pio, aggiungere qualche cosa che la iconografia non abbia gia' mostrato. Nonostante cio' Anna Volpe Peretta, affascinata come migliaia di altre persone dalla carica carismatica di quest'uomo, ha voluto raccontare il "suo" padre Pio. E si, perche' l'opera dell'artista non e' la fotocopia della realta' (altrementi parlemmo di fotografia) ma e' la realta' vista, vissuta ed interpretata dal pittore. Quando muore, il 23 settembre 1968, a 81 anni, davanti alle circa centomila persone venute da ogni dove ai suoi funerali, ha inizio quel processo di santificazione che lo colloca nella devozione dei fedeli di tutto il mondo come uno dei santi più amati dell’ultimo secolo. Francesco Forgione era nato a Pietrelcina, provincia di Benevento, il 25 maggio 1887 da una modesta famiglia di contadini. Il soprannaturale irrompe assai presto nella vita del futuro santo: fin da bambino egli riceveva visite frequenti di Gesù e Maria, vedeva demoni e angeli, ma poiché pensava che tutti avessero queste facoltà non ne faceva parola con nessuno. Il 22 gennaio 1903, a sedici anni, entra in convento e da francescano cappuccino prende il nome di fra Pio da Pietrelcina. I primi anni di sacerdozio sono compromessi e resi amari dalle sue pessime condizioni di salute, tanto che i superiori lo rimandano più volte a Pietrelcina, nella casa paterna, dove il clima gli è più congeniale. Nel 1916 i superiori pensano di trasferirlo a San Giovanni Rotondo, sul Gargano, e qui, nel convento di S. Maria delle Grazie, ha inizio per Padre Pio una straordinaria avventura di taumaturgo e apostolo del confessionale. Un numero incalcolabile di uomini e donne, dal Gargano e da altre parti dell’Italia, cominciano ad accorrere al suo confessionale, dove egli trascorre anche quattordici-sedici ore al giorno, per lavare i peccati e ricondurre le anime a Dio. È il suo ministero, che attinge la propria forza dalla preghiera e dall’altare, e che Padre Pio realizza non senza grandi sofferenze fisiche e morali. Il 20 settembre 1918, infatti, il cappuccino riceve le stimmate della Passione di Cristo che resteranno aperte, dolorose e sanguinanti per ben cinquant’anni. Padre Pio viene visitato da un gran numero di medici, subendo incomprensioni e calunnie per le quali deve sottostare a infamanti ispezioni canoniche; il frate delle stimmate si dichiara “figlio dell’obbedienza” e sopporta tutto con serafica pazienza. Infine, viene anche sospeso a divinis e solo dopo diversi anni, prosciolto dalle accuse calunniose, può essere reintegrato nel suo ministero sacerdotale. La sua celletta, la numero 5, portava appeso alla porta un cartello con una celebre frase di S. Bernardo: “Maria è tutta la ragione della mia speranza”. Maria è il segreto della grandezza di Padre Pio, il segreto della sua santità. A Lei, nel maggio 1956, dedica la “Casa Sollievo della Sofferenza”, una delle strutture sanitarie oggi più qualificate a livello nazionale e internazionale, con 70.000 ricoveri l’anno, attrezzature modernissime e collegamenti con i principali istituti di ricerca nel mondo. Negli anni ‘40, per combattere con l’arma della preghiera la tremenda realtà della seconda guerra mondiale, Padre Pio diede avvio ai Gruppi di Preghiera, una delle realtà ecclesiali più diffuse attualmente nel mondo, con oltre duecentomila devoti sparsi in tutta la terra. Con la “Casa Sollievo della Sofferenza” essi costituiscono la sua eredità spirituale, il segno di una vita tutta dedicata alla preghiera e contrassegnata da una devozione ardente alla Vergine. “Esiste una scorciatoia per il Paradiso?”, gli fu domandato una volta. “Sì”, lui rispose, “è la Madonna”. “Essa – diceva il frate di Pietrelcina – è il mare attraverso cui si raggiungono i lidi degli splendori eterni”. Esortava sempre i suoi figli spirituali a pregare il Rosario e a imitare la Madonna nelle sue virtù quotidiane quali l’umiltà, la pazienza, il silenzio,la purezza,la carità.“Vorrei avere una voce così forte – diceva - per invitare i peccatori di tutto il mondo ad amare la Madonna”. Intorno alla sua figura in questi anni si sono scritti molti fiumi di inchiostro. Un incalcolabile numero di articoli e tantissimi libri; si conta che approssimativamente sono più di 200 le biografie a lui dedicate soltanto in italiano. “Farò più rumore da morto che da vivo”, aveva pronosticato lui con la sua solita arguzia. Quella di Padre Pio è veramente una “clientela” mondiale. Perché tanta devozione per questo san Francesco del sud? Padre Raniero Cantalamessa lo spiega così: “Se tutto il mondo corre dietro a Padre Pio – come un giorno correva dietro a Francesco d’Assisi - è perché intuisce vagamente che non sarà la tecnica con tutte le sue risorse, né la scienza con tutte le sue promesse a salvarci, ma solo la santità. Che è poi come dire l’amore”.

 

SOMMARIO OPERE
SAN GUIDO VESCOVO DI ACQUI
SAN GIOVANNI BOSCO
B. SEBASTIANO VALFRE'
S.d.D. GUGLIELMO MASSAIA
V. PAOLO PIO PERAZZO
B. GIUSEPPE ALLAMANO
B.LUIGI ORIONE
B. PIER GIORGIO FRASSATI
S.d.D. CHIARA BADANO
S.d.D. MARGHERITA OCCHIENA
SAN IGNAZIO DI SANTHIA'
S.d.D. ADOLFO BARBERIS
S.d.D MARIA ORSOLA
S.d.D DON ZERBINO
S.d.D DON RUBINO
B.GIACOMO ALBERIONE
B.TIMOTEO GIACCARDO
V. Suor TECLA MERLO
Madre MARIA SCOLASTICA RIVATA
V. Fratel ANDREA BORELLO
V. MAGGIORINO VIGOLUNGO
S.d.D LUIGI ANDREA BORDINO
V. FRANCESCO CHIESA
S.d.D TANCREDI FALLETTI Marchese di BAROLO
V. Pio BRUNO LANTERI
V. FLORA MANFRINATTI
V. TERESA GRILLO
B. MARIA DEGLI ANGELI
S.PIO da PIETRALCINA
(B = BEATO)
(S.d.D = SERVO di DIO)
(V = VENERABILE)