San
Guido vescovo di Acqui (1004-1070)
AI vescovo San Guido si deve la costruzione
della nuova cattedrale di Acqui. Era nato a Melazzo all'inizio del secondo
millennio nella nobile famiglia dei conti Aquesana. Compi' gli studi a
Bologna -sede della prima universita europea, sorta in quegli anni -dove
ebbe modo di incontrare e di conoscere Guido d' Arezzo e Romualdo di
Ravenna: il primo, considerato l' inventore del rigo musicale, il secondo,
iniziatore a Camaldoli di una nuova esperienza monastica, sintesi di vita
eremitica e di vita cenobitica, quella appunto camaldolese. Rientrato a
Melazzo, riprese possesso degli ingenti bcni di famiglia, che
amtninistrava con sensibilita' verso i poveri e la Chiesa. Colpito dalle sue virtu, il vescovo di Acqui, Dudone,
lo chiamo' al sacerdozio; morto Dudone, alIa unanimita' fu eletto suo successore
dai canonici della cattedrale e fu consacrato vescovo nel marzo del 1034.
Le necessita' pastorali della diocesi erano tante e gravi, anche a causa delle
devastazioni prodotte dai Saraceni nel secolo precedente. AI fine di migliorare la vita cristiana
della sua gente, promosse la vita monastica, anche con la fondazione del monastero femminile
di Santa Maria ai Campi; con una rete di pievi - prime parrocchie rurali - diffuse e consolido'
la fede cristiana nelle campagne; si preoccupo di migliorare la celebrazione e la partecipazione
alla preghiera liturgica.
Tuttavia la fama del vescovo Guido e' legata soprattutto a una grande impresa, che
ancora oggi, dopo un millennio, lo ricorda: la costruzione della attuale cattedrale. Cosi' nel
tempo delle cattedrali, prima romaniche, poi gotiche - uno degli aspetti piu' creativi,
piu' alti e piu' belli del medioevo europeo - anche la citta' di Acqui
ebbe la sua nuova cattedrale. Fu dedicata a Maria Assunta con la
consacrazione dell' 11 novembre 1067 da parte del vescovo Guido,
assistito dai vescovi di Tortona e di Genova, Pietro e Alberta. Per questo
l'iconografia lo ha costantemente rappresentato con in mano la cattedrale, dove sono conservate le sue,
spoglie mortali nella cappella a lui dedicata.
Mori' dopo trentasei anni di episcopato, il 2 giugno 1070, Secondo la prassi del
tempo fu acclamato santo dal clero e dal popolo. E' patrono principale
della citta' e della diocesi. La
festa liturgica e' celbrata l'8 luglio.
Opera a pastello e carboncino, cm. 50x70
(2001)